FOTO & REPORT GIRI AS
Alpe del Vallestrina da Febbio
una Piccola Nord in Appennino
Rider : Dandi
Zona: Appennino ReggianoLuogo di partenza: Febbio impianti- RescadoreQuota di partenza: 1200 slmQuota Vetta: 1904 slmDislivello positivo: 704 slmEsposizione: Nord/OvestMateriale usato : Splitboard, rampant, ramponi, 2 piccozzeDifficoltà: BSA - S4 - E2
RISALITA: Partenza da Febbio impianti, seguire la strada forestale per Peschiera Pianvallese che continua prima asfaltata poi ghiaiata (in caso di poco innevamento con le macchine è possibile arrivare fino a Pianvallese), seguire segnaletica CAI sentiero n°615 direzione Pianvallese. Il sentiero salirà nel bosco ed in 20 minuti vi condurrà alla peschiera di Pianvallese. Abbandonare quindi il sentiero n°615 all'altezza del parcheggio nella piana della peschiera. Attraversare tutto il prato costeggiando la recinzione della peschiera sulla SX.
Tenendo una evidente strada forestale si attraversa un piccolo torrente poi si risale la strada sulla DX, affrontata una curva sulla SX dopo breve mantenere nuovamente la DX, salendo incontrerete una piccola costruzione in cemento. Poco dopo questa costruzione la strada si biforca nuovamente. Imboccare quella di DX (sono strade dove passano trattori di taglia legna quindi evidenti anche in caso di innevamento), salire ripidi fino a costeggiare delle grandi aree disboscate. Da queste radure è già possibile vedere la rocciosa parete del Vallestrina che spicca dietro al bosco. Mantenere in pianoro lato destro delle radure e puntare al Vallestrina. Un breve tratto di bosco vi dividerà da una seconda radura che costeggiata anch'essa, ma sulla sua destra, dovrete abbandonarla prendendo il bosco in direzione della parete e dell'avvallamento sottostante. Unico tratto in cui occorre intuitività e orientamento nel tragitto in quanto si risale per bosco non segnalato per circa 15 minuti fino a che non vi raccorderete con sentiero CAI 611. Non importa se non trovate segnaletiche del sentiero (spesso coperte da neve). Continuare a salire su bosco sempre più ripido ma comunque pellabile fino a raggiungere anfiteatro fuori dal bosco,
0.40 min da Peschiera di Pianvallese. Sulla sinistra il Bivacco Vallestrina dove è possibile pernottare se attrezzati.
Le vie di salita possono essere varie, la più facile e pellabile risale dritta in mezzo al vallone (30°) arrivando al passo del Vallestrina (1831Mt) sentiero CAI 611. Una seconda via più impegnativa di aspetto alpinistico è quella da noi percorsa (via Fornaciari con uscita variante Cane Sciolto). Puntare la base della parete Nord in direzione dell'evidente canale ripido centrale con sviluppo più lungo. Lo si risale con pendenze costanti (40/50°) fino a una paretina che sbarra il canale. Si sale direttamente il ripido pendio sulla sinistra, la suggestiva Variante "Via del Cane Sciolto" (Iglis Baldi 03/2002). Quest'ultima costeggia la parete verso sinistra quindi risale un ripido canalino (50-55°) fino ad uscire su cresta dell'ante cima. Continuare a salire fino a raggiungere l' ante cima che sovrasta l'intera parete. La vera vetta del Vallestrina rimane sulla SX a pochi metri dall'ante cima prima descritta. 1h.20 da Bivacco. (1900Mt)
DISCESA:dall' ante cima si scende verso Ovest rimanendo sul crinale che delimita la sommità dell'anfiteatro. All'attenuarsi della pendenza, giunti sul filo del crinale subito a destra, dove finiscono le rocce si crea un canale ad Y che termina con una strettoia tra roccette. Se in condizioni, consiglio vivamente di ridiscendere questo ripido canale (30°-40°) che vi ricondurrà alla base dell'anfiteatro. In alternativa proseguendo sul crinale si arriverà al Passo del Vallestrina (1831Mt), da qui è possibile ridiscendere su terreni più dolci senza la presenza di strettoie naturali. Ridisceso il vallone proseguire dunque su proprie tracce di salita per un divertente slalom nel bosco fino a rientro macchina (40min). Utili i bastoncini per rientro nel bosco. Evitano di farti piantare nei tratti più pianeggianti.
PERICOLI:la via descritta deve essere percorsa in condizioni di ottima visibilità.
Il riferimento della montagna durante il taglio nel bosco è fondamentale per chi non conosce la zona. Durante la salita della parete i pericoli oggettivi sono dati dalle condizioni della parete stessa. Consigliabile dunque attaccare la parete nelle prime ore del mattino quando le temperature sono ancora basse. La scelta di passare la notte al Bivacco in questo caso è ottima.
La discesa nella Y se ghiacciata diventa impegnativa.
OSSERVAZIONI: L'itinerario descritto è puramente alpinistico, sia in salita che in discesa si è sempre alla ricerca del ripido. Non ci sono linee , dolci canali e lunghe discese su cui spaziare. L'ambiente in cui si è immersi è isolato e puro; meraviglioso. La parete nord, via di salita descritta è stata scesa con sci. La prima in Snowboard penso che ancora non l'abbia fatta nessuno.
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Cordiali saluti,
Iotti Davide